P-Medicine
Progetto europeo FP7 “P-Medicine: From data sharing and integration via VPH models to personalised medicine”. Durata 6 anni. Si è concluso a luglio 2015.
Il progetto ha coinvolto 19 istituti clinici e di ricerca con sede in 9 Paesi Europei.
Lo scopo del progetto: sviluppare una piattaforma per la personalizzazione e la presa in carico delle cure. Con lo sviluppo della genomica i trattamenti cominciamo a diventare personalizzati per ogni singolo paziente in base alle sue caratteristiche cliniche, biologiche, e psicologico-cognitive. In questo approccio bio-psico-sociale, non è più sufficiente focalizzarsi sugli aspetti bio-medici. Le caratteristiche psicologiche e cognitive del paziente si sono dimostrati cruciali non solo per una pura presa in carico della sfera mentale (per usare la terminologia dell’organizzazione mondiale della sanità sul concetto salute) del paziente, ma anche e forse soprattutto perché tali aspetti impattano significativamente sulla partecipazione attiva del paziente al proprio piano di cura, sia a livello di comprensione della propria condizione e delle informazioni che vengono fornite in proposito, sia a livello di aderenza al piano terapeutico, sia a livello di esiti clinici che migliorano per un effetto a cascata “aumento benessere psicologico” –> “miglioramento sistema immunitario” –> “miglioramento esiti clinici”.
Il punto di partenza per questo miglioramento è la relazione medico paziente nella comunicazione delle informazioni e nel processo decisionale relativo agli eventuali piani di cura. In questa prospettiva all’interno del progetto è stato sviluppato uno strumento che permetta di analizzare in tempo reale le informazioni raccolte da ciascun paziente, attraverso un breve questionario, costruito e validato nell’ambito del progetto, al fine di creare un profilo psicologico e cognitivo immediato che il medico può utilizzare per personalizzare interazione e comunicazione con il paziente sulla base delle caratteristiche emerse e di linee guida proposte.
La personalizzazione diventa quindi a 360 gradi come richiesto dalle linee guida dell’OMS: si personalizza la cura della malattia, la presa in carico della parte senologica e la personalizzazione della relazione medico-paziente attraverso il supporto al medico stesso.